Logo LudoVico

PNRR Scuola 4.0: come progettare e realizzare classi innovative e laboratori

Come scritto nell’articolo “PNRR, Piano “scuola 4.0”: le linee guida”, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica la quarta delle sue sei missioni all’istruzione e alla ricerca per colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative delle scuole italiane.

Va comunque precisato che, da oltre un decennio, l’Italia è impegnata in un processo di innovazione e miglioramento degli ambienti di apprendimento con importanti investimenti nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale e dei Programmi operativi nazionali relativi ai fondi strutturali europei, che hanno dato un impulso al ridisegno degli spazi di apprendimento in molte scuole.

L’esperienza della pandemia ha potenziato anche l’utilizzo degli ambienti digitali di apprendimento, integrando così l’esperienza didattica fisica con quella virtuale

“Scuola 4.0”: cos’è e come si declina

Parte integrante del PNRR (quarta missione) è il Piano “Scuola 4.0”, un investimento per completare la modernizzazione degli ambienti scolastici italiani. Si tratta di un vero e proprio strumento per le azioni che verranno effettuate nelle scuole – sempre autonome sul piano didattico, gestionale e organizzativo – per realizzare nuovi ambienti di apprendimento, a cominciare da una riorganizzazione degli spazi. Storicamente, sono state infatti le classi – nella loro “staticità” – a influenzare le metodologie di insegnamento. Ora, però, questo metodo non è più adatto alle esigenze didattiche e formative di oggi e a quelle del futuro prossimo. 

Ma come si declina il Piano “Scuola 4.0”? Sostanzialmente in due azioni (o framework), denominate: Next Generation Classrooms e Next Generation Lab. La prima è centrata sulla trasformazione delle aule di insegnamento in ambienti fisici e digitali di apprendimento; la seconda prevede invece la realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro per le scuole secondarie di secondo grado.

Finalità di entrambe è, comunque, progettare e realizzare classi innovative e laboratori. In questo articolo, si tratterà di Next Generation Classrooms e di come progettare classi innovative e laboratori.

Next Generation Classroom: da dove partire

Next Generation Classrooms è il titolo della prima azione del Piano “Scuola 4.0”. Esso prevede la trasformazione di almeno 100.000 aule e spazi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento. Pertanto, le comunità scolastiche del primo e del secondo grado progetteranno e realizzeranno ambienti fisici e digitali di apprendimento contraddistinti da innovazione degli spazi, degli arredi e delle attrezzature

E però, le scuole dovranno effettuare una trasformazione fisica e virtuale degli spazi, partendo necessariamente da un nucleo di pedagogie innovative che, a sua volta, preveda un cambiamento delle metodologie e delle tecniche di apprendimento e insegnamento. Insomma, gli spazi dovranno adattarsi alla didattica e non viceversa.

In questo quadro, dove l’ambiente è “subordinato” alle esigenze di insegnamento e apprendimento, confort, adeguatezza ed efficienza sono elementi cardine di classi e laboratori 4.0.

Non solo, ma come molti studi hanno sottolineato, per promuovere una maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento dei risultati di apprendimento desiderati, è fondamentale una stretta connessione tra spazio, pedagogia e tecnologia come supporto alle attività.

Classi/laboratori 4.0: come progettarli

Quali caratteristiche dovranno avere le classi/laboratori 4.0?

Per capire come progettare classi innovative e laboratori, oltre allo spazio fisico, è necessario disporre di arredi e di tecnologie a un livello più avanzato rispetto a quelli base di cui oggi già dispongono le scuole. A un livello intermedio gli ambienti sono caratterizzati da arredi mobili, modulari e scrivibili, che possano permettere un maggior grado di flessibilità per consentire una rapida riconfigurazione dell’aula nella quale sono presenti monitor interattivi intelligenti, dispositivi digitali per gli studenti con connessione wifi, piattaforme cloud.

A un livello più avanzato gli arredi potranno diventare trasformabili e riposti fino a liberare l’ambiente, mentre gli spazi potranno essere articolati per zone di apprendimento. Per prima cosa, nella fase di progettazione vanno tenuti in considerazione tre elementi fondamentali: 

  • il design degli ambienti di apprendimento fisici e virtuali;
  • la progettazione didattica basata su pedagogie innovative adeguate ai nuovi ambienti;
  • la previsione delle misure di accompagnamento per l’utilizzo efficace dei nuovi spazi didattici.

Come scritto, il design degli ambienti dovrà essere caratterizzato dalla mobilità e flessibilità, ovvero dalla possibilità di cambiare la configurazione dell’aula sulla base delle attività disciplinari e interdisciplinari e delle metodologie didattiche adottate, con arredi facilmente riposizionabili, attrezzature digitali versatili

Per esempio, vi saranno aule “duttili” che potranno prevedere un’area apprendimento con sedie, tavoli e pannelli interattivi, ma anche una per l’agorà e il dibattito, e ancora mini-lab per la sperimentazione. Inoltre, vi saranno arredi come tavoli e sedie imbottiti adattabili a molteplici disposizioni che saranno propedeutiche per stimolare la comunicazione e la socializzazione. Del resto, le aule sono un facilitatore alleato del docente, sicché progettando spazi ottimizzati e “mobili” sarà possibile favorire l’apprendimento, il gioco e l’interazione.

In sintesi, a seconda dell’ordine e del grado di scuola, l’allestimento degli ambienti dovrà essere calibrato sui traguardi di competenza e sugli obiettivi di apprendimento, nonché modulati in base all’età degli studenti. 

Quali benefici per gli studenti

È evidente che in una classe/laboratorio 4.0, potranno essere favoriti: 

  • l’apprendimento attivo di studentesse e studenti con una pluralità di percorsi e approcci;
  • l’apprendimento collaborativo
  • l’interazione sociale fra studenti e docenti; 
  • la motivazione ad apprendere e il benessere emotivo;
  • il peer learning, il problem solving, la co-progettazione, l’inclusione e la personalizzazione della didattica;
  • il prendersi cura dello spazio della propria classe. 

Le classi/laboratori 4.0, poi, potranno contribuire a consolidare le abilità cognitive e metacognitive (pensiero critico e pensiero creativo), le abilità sociali ed emotive (empatia, autoefficacia, responsabilità e collaborazione), nonché le abilità pratiche e fisiche (uso di nuove informazioni e dispositivi di comunicazione digitale).

Esigenze e opportunità per la scuola

Stante la situazione attuale di molte aule delle scuole italiane, può risultare complesso capire come progettare classi innovative e laboratori. Tra le esigenze di una scuola, per esempio, può esservi quella di re-inventare il corridoio – per diversi anni “inutilizzato” – non più inteso come luogo di “passaggio”, ma come parte integrante delle aule. Per trasformare quest’area “tradizionale” in un ambiente innovativo di apprendimento, occorre ideare il progetto, individuare gli obiettivi, le soluzioni di arredo, le soluzioni tecnologiche ecc. Non ultimo, è opportuno rivolgersi a professionisti specializzati che possano, con le proprie competenze, accompagnare le scuole nella Next Generation Classrooms.


LudoVico, da sempre, si pone come partner specializzato per attività come queste e, ad esempio, con la sua linea Set.upp ha pensato a numerose soluzioni per cambiare i corridoi. In che modo? Immaginandoli come viali alberati, dove studenti e docenti stanno insieme per passarsi le indicazioni. In questa nuova dimensione e funzione dei corridoi si connettono i cervelli, oltre che i computer e ognuno impara a essere se stesso. L’ambiente innovativo crea così nuove forme di apprendimento speciali e lezioni individuali e il tempo scorre con la condivisione. Al pari dei corridoi, anche le aule si adeguano e si muovono, seguendo così la progressiva evoluzione sia di studenti sia di docenti.

Scopri le nostre soluzioni di arredo per la didattica innovativa

Vuoi maggiori informazioni o vuoi entrare in contatto con noi? Scrivici qui

Contact Form