Come noto, già Maria Montessori aveva colto le immense potenzialità educative della natura, invitando gli educatori a farla “vivere” ai bambini. L’organizzazione degli ambienti naturali nella scuola dell’infanzia si basano su una considerazione che parte da lontano, da un periodo nel quale l’uomo non era distaccato dalla natura, ma traeva da essa numerosi insegnamenti, in un rapporto quasi simbiotico.
“Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà” affermava Bernardo di Chiaravalle.
Ora, è l’infanzia il momento della vita nella quale si costruisce e si struttura il rapporto con l’ambiente circostante e, quindi, con la natura. Le scuole dell’infanzia sono consapevoli di questo e sempre più frequentemente sviluppano al loro interno percorsi e ambienti che ripropongano gli elementi della natura. Non solo, ma con sempre maggiore frequenza vengono pianificate attività educative e ludiche per i bambini negli spazi all’aperto. Del resto, questo tipo di esperienze che passano tramite l’osservazione, la scoperta e la conoscenza della natura sono un approccio assai fecondo all’insegnamento giacché predispongono i bambini a osservare tutto il resto, anche ciò che natura non è. Insomma, in un ambiente naturale si acquisiscono in modo semplice e contestualizzato ai propri bisogni quelle competenze trasversali ormai indispensabili per affrontare il mondo di oggi.
Cosa sono gli ambienti naturali
Gli ambienti naturali nella scuola dell’infanzia sono percorsi circoscritti e al tempo stesso “aperti” che conducono i bambini alla scoperta, al rispetto e alla conservazione dell’ambiente che li circonda.
Tramite l’esplorazione della realtà intorno a sé i bambini acquisiscono conoscenze sempre più ampie. Si tratta, di fatto, di un itinerario educativo-didattico che muove dalla naturale curiosità dei bambini nei confronti di ciò che li circonda. La scuola dell’infanzia, grazie agli ambienti naturali in essa predisposti, è anche questo: un’esplorazione guidata che porta a una continua scoperta.
D’altronde, tra le varie finalità della scuola dell’infanzia c’è quella di contribuire a far crescere bene e con spontaneità i bambini. E in questo senso, gli ambienti naturali sono dei veri e propri contesti di apprendimento che sfruttano l’immediata curiosità dei bambini per il mondo naturale. Per tale motivo, negli ultimi anni si è pensato di portare all’interno delle scuole dell’infanzia la natura, o meglio di ricreare l’ambiente perfetto per le gite quotidiane nell’ambiente naturale.
Le potenzialità educative del contatto diretto con la natura
Gli ambienti naturali nella scuola dell’infanzia sono quindi progettati riprendendo gli elementi che vengono riconosciuti dai paesaggi locali. Nella combinazione dei colori vengono evitati i forti contrasti a favore dell’armonia, per creare una zona tranquilla. Di fatto, si tratta di una piccola oasi in cui essere un bambino è semplicemente divertente.
Tendenzialmente, gli allestimenti interni, grazie a forme, colori, all’ambientazione in generale, può ricordare un giardino e pertanto fare rivivere le sensazioni di una passeggiata nella natura fra il cinguettio degli uccelli e il profumo dei fiori.
Così, un ambiente interno potrà presentare caratteristiche di gradevolezza e accoglienza tipiche della natura. La diminuzione delle geometrie rigide e squadrate, la polivalenza d’uso del medesimo arredo – che potrà svolgere contemporaneamente la funzione di contenitore, rifugio, laboratorio tattile e acustico – e alcuni piccoli interventi di miglioramento consentiranno di mantenere gli arredi esistenti modificandone l’impatto. Che sarà quindi più morbido, accogliente e naturalmente a misura dei bambini.
Definita l’importanza e particolarità di questo tipo di percorso, è bene riflettere sugli artefici di questi “ambienti naturali” nella scuola dell’infanzia, come LudoVico, che da qualche anno ha ideato la linea esclusiva di arredi e materiali Grow Upp – Spazi naturali.
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