Che cos’è la psicomotricità? Che finalità ha? Che impatto ha nelle attività scolastiche? Quali sono le attività psicomotorie? Come sono strutturate le aule destinate alla psicomotricità? Su questi cinque temi vuole strutturarsi il seguente articolo incentrato, su quelli che sono gli esempi di attività psicomotorie per la scuola.
Del resto – e va subito precisato – nella scuola dell’infanzia e secondaria di primo grado è sempre più importante valorizzare il movimento corporeo per potenziare la salute psicofisica, la socialità e il diritto alla motricità.
La psicomotricità in sintesi
La psicomotricità non è la ginnastica come comunemente s’intende. Essa è una disciplina che si occupa dello sviluppo armonico dei bambini tramite l’integrazione del movimento corporeo con le funzioni cognitive, emotive e relazionali.
Il termine è composto da due parole: “motricità” che indica il movimento e dunque il corpo, e “psyché” che concerne tutti gli aspetti dell’emozionalità, dell’affettività, dell’intelligenza.
La psicomotricità è quindi strettamente connessa all’apprendimento perché si fonda sull’iniziativa personale del bambino, all’interno di una metodologia basata sull’azione e sulla sperimentazione.
Il movimento in assoluta libertà del bambino infatti consente di stimolare le sue sfere costitutive: quella motoria, quella cognitiva, quella affettiva-relazionale.
In Italia è sempre più utilizzata, come riportano alcuni quotidiani quali “Il Corriere della Sera”, “Il Messaggero”, “La Stampa”
Ma la psicomotricità è anche una disciplina interpretativa e organizzatrice dello sviluppo del bambino. Interpretativa, perché nel gioco simbolico il bambino racconta molto di sé e del suo stato d’animo. Organizzatrice dello sviluppo perché il bambino proietta istanze di natura emotiva e affettiva. Va da sé che tutti gli esempi di attività psicomotoria per la scuola tengono conto di ciò.
Essa va poi divisa in psicomotricità educativa e terapeutica. La prima è quella proposta in aule dedicate all’interno delle scuole a gruppi di bambini non troppo numerosi (di cui tratterà l’articolo). È rivolta a tutti i bambini, in particolare a quelli che presentano un carattere più riservato e/o timido.
La seconda si svolge in strutture sanitarie specifiche, avviene tramite un’azione individuale e si rivolge a bambini con disturbi comportamentali, di comunicazione, dello spettro autistico ecc.
Gli obiettivi della psicomotricità
La psicomotricità punta a promuovere e migliorare l’equilibrio psico-fisico del bambino, utilizzando il movimento come strumento per facilitare il processo di apprendimento e di sviluppo delle competenze motorie, cognitive e affettive.
La psicomotricità può essere intesa come una pratica educativa, preventiva e terapeutica che si rivolge prevalentemente a bambini in età prescolare e scolare, ma che può essere applicata anche ad adulti e anziani. Essa si basa su tre pilastri principali:
- motricità: riguarda lo sviluppo e il controllo del movimento corporeo.
- cognizione: coinvolge processi di pensiero, memoria, attenzione e apprendimento.
- emozione: include la consapevolezza e la gestione delle proprie emozioni.
Attraverso attività ludiche e mirate, la psicomotricità aiuta a migliorare la coordinazione, l’equilibrio, la percezione dello spazio e del tempo, la lateralità, oltre a favorire la socializzazione e l’autonomia.
L’educazione psicomotoria mira quindi a una migliore utilizzazione del potenziale tonico, come ad esempio muoversi quando è necessario e sapersi fermare al momento giusto. Oppure perfezionare il coordinamento delle varie parti del corpo, dissociare i movimenti, esercitare la motricità fine.
L’impatto nelle scuole
Come scritto, le attività psicomotorie hanno un impatto molto positivo in quella che è l’educazione scolastica. Attraverso queste, il bambino scopre il suo corpo, perfeziona le sue abilità manuali e motorie, entra in relazione con altri bambini.
Esempi di attività psicomotorie
Prima di focalizzarsi sugli esempi di attività psicomotorie per la scuola, vanno elencati i campi delle stesse:
- l’organizzazione dello schema corporeo;
- le attività di movimento e coordinazione;
- la strutturazione spaziale e temporale;
- la relazione e la socializzazione.
Nel primo campo, l’individualità psichica si costruirà progressivamente grazie alle esperienze che hanno sede nel corpo. Per cui alcuni esempi di attività psicomotorie per la scuola potranno essere:
- sdraiarsi e coprirsi il corpo con una coperta;
- trovare una posizione per toccare un pallone con un piede e un gomito;
- calciare una palla con il piede destro, raccoglierla con la mano sinistra e appoggiare la palla sulla spalla destra;
- raccogliere oggetti utilizzando gomiti, polsi, mani ecc.
Nel secondo campo, si punterà a perfezionare il coordinamento delle varie parti del corpo, dissociare i movimenti, esercitare la motricità fine ecc. Ecco alcuni esempi di attività:
- correre, strisciare e saltare su un piede;
- camminare liberamente facendo rimbalzare una palla o roteando una corda sopra la testa;
- camminare su una corda posata sul pavimento tenendo con una delle due mani un palloncino gonfio;
Nel terzo campo, invece, ogni azione e pensiero si svolgono in un determinato spazio e a un determinato momento. Alcune attività psicomotorie al tal proposito saranno:
- posare sul pavimento alcuni cerchi rossi e blu e scegliere un percorso da intraprendere;
- far rotolare una palla e correre più in fretta o più lentamente della stessa.
Infine, nel quarto ambito, dove ogni movimento o azione presenta una componente affettiva, alcuni esempi di attività psicomotorie per la scuola saranno:
- riconoscere con il tatto i compagni con gli occhi bendati;
- mettere le mani contro quelle di un compagno e lasciarsi guidare;
- portare oggetti o fare costruzioni in due, in tre ecc.;
- creare delle forme usando tutti i corpi (in piedi o sdraiati).
Struttura delle aule per la psicomotricità
Le aule per l’attività psicomotoria vedranno la presenza di oggetti che, oltre a rispondere alla funzione ludica, potranno essere utilizzati per potenziare le abilità motorie, nonché sociali e comunicative.
Le aule destinate alla psicomotricità sono ambienti appositamente progettati per proporre uno spazio sicuro e stimolante dove i bambini possono esplorare e sviluppare le proprie abilità motorie e cognitive.
La struttura di queste aule è caratterizzata da un ampio spazio che consenta il libero movimento e l’uso delle attrezzature senza restrizione; da una pavimentazione morbida per attutire eventuali cadute e garantire la sicurezza; dalla presenza di strumenti e materiali che stimolino movimento e creatività.
Tra gli oggetti più utilizzati si segnalano:
- palloni di diverse dimensioni, per esercizi di equilibrio e coordinazione;
- cubi e cilindri morbidi, utilizzati per arrampicarsi, saltare e creare percorsi;
- tappeti e materassini, per attività di rotolamento, salti e relax;
- specchi, per favorire la consapevolezza del proprio corpo e dei movimenti;
- tunnel e scivoli, per giochi di esplorazione e percorsi motori;
- attrezzature per arrampicata, per sviluppare forza e coordinazione;
- arredi modulari, ovvero elementi che possono essere facilmente spostati e riconfigurati per creare nuovi percorsi e attività, stimolando così la creatività e l’adattabilità.
Inoltre, nelle aule per la psicomotricità non devono mancare luci e colori per rendere lo spazio accogliente e stimolante. E neppure zone di relax, ovvero aree con cuscini e tappeti dove i bambini potranno riposare e rilassarsi dopo le attività motorie.
Un esempio di progetto
Un esempio eccellente di applicazione della psicomotricità è quello realizzato da LudoVico a Calderara di Reno, chiamato “Casa delle Abilità”. Questo progetto innovativo integra laboratori sensoriali con la psicomotricità, creando un ambiente unico dove i bambini possono sviluppare le loro capacità attraverso esperienze sensoriali e motorie integrate.
Importanza degli arredi e dei materiali
Gli arredi utilizzati nelle aule per la psicomotricità giocano un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e l’efficacia delle attività.
La qualità dei materiali è fondamentale, e per questo motivo, LudoVico ha scelto per questo progetto arredi in legno massello, noti per la loro robustezza, durabilità e sicurezza.
Il legno massello non solo offre una resistenza superiore, ma ha anche proprietà naturali che lo rendono ideale per ambienti dedicati ai bambini, come la non tossicità e la piacevolezza al tatto.
Sicurezza Certificata
Per assicurare la massima sicurezza, tutti gli arredi utilizzati nel progetto “Casa delle Abilità” sono certificati GS TUV, uno standard riconosciuto a livello internazionale che attesta la qualità e la sicurezza dei prodotti.
Questa certificazione garantisce che gli arredi rispettano rigorosi criteri di sicurezza, riducendo al minimo il rischio di infortuni e garantendo un ambiente protetto per i bambini.
Conclusione
Le aule per la psicomotricità rappresentano un ambiente fondamentale per il corretto sviluppo psicofisico dei bambini, offrendo spazi e attrezzature idonei a favorire la loro crescita armonica.
Attraverso un’adeguata progettazione e l’uso di materiali appropriati, come nel progetto “Casa delle Abilità” di LudoVico, queste aule diventano un luogo privilegiato per l’apprendimento attraverso il movimento e il gioco, garantendo al contempo la massima sicurezza e qualità degli arredi.
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