Come è noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede nella sua struttura sei missioni. La quarta è dedicata all’istruzione e alla ricerca per colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative delle scuole italiane. Le misure contenute nel PNRR vanno realizzate rispettando un rigido cronoprogramma che prevede una serie di Milestone (traguardi) e Target (obiettivi) da raggiungere alla fine di ogni trimestre entro il 2026. Ma cosa si intende con questi due termini?
- Milestone: traguardi qualitativi da raggiungere tramite una riforma o un investimento che vanno a concretizzarsi con atti di natura amministrativa e procedurale necessari per procedere con l’attuazione delle misure;
- Target: obiettivi quantitativi da raggiungere tramite una riforma o un investimento e indicano i risultati attesi dagli interventi attraverso indicatori misurabili.
In pratica, si tratta di due tipologie di scadenze, dove le prime precedono cronologicamente le seconde. Ciò perché generalmente le milestone sono tappe intermedie lungo il processo che porta al conseguimento dei target. Le istituzioni europee verificano, su base semestrale, il rispetto di tali scadenze. Se l’esito è positivo, i fondi vengono erogati.
Piano “Scuola 4.0”, di cosa si tratta?
Tra i vari finanziamenti/investimenti dedicati all’istruzione e alla ricerca, il PNRR ha destinato 2 miliardi di euro per il cosiddetto Piano “Scuola 4.0”. Una straordinaria occasione di innovazione degli ambienti didattici per tutte le scuole, del primo e del secondo grado. L’obiettivo di questo Piano è la trasformazione digitale della scuola italiana.
La denominazione “Scuola 4.0” discende proprio dalla finalità della misura, che è quella di realizzare ambienti di apprendimento ibridi, che possano fondere le potenzialità educative e didattiche degli spazi fisici concepiti in modo innovativo e degli ambienti digitali.
Ma il Piano “Scuola 4.0” è anche uno strumento di sintesi e accompagnamento all’attuazione delle relative linee di investimento e intende fornire un supporto alle azioni che saranno realizzate dalle istituzioni scolastiche nel rispetto della propria autonomia didattica, gestionale e organizzativa.
Linee guida del Piano “Scuola 4.0”
Recentemente il Ministero della Pubblica Istruzione, tramite l’Unità di Missione (UdM), ha pubblicato le linee guida per l’attuazione degli interventi relativamente ai fondi del PNRR, “Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori” (Decreto Ministeriale numero 161 del 14 giugno 2022). Si tratta, di fatto, delle istruzioni operative che permettono l’avvio delle procedure per l’investimento Piano “Scuola 4.0” del PNRR. In tale pubblicazione (protocollo numero 10764 del 21 dicembre 2022), è stata indicata la data di scadenza per la presentazione del progetto, fissata per il 28 febbraio 2023.
Come scritto, il Piano “Scuola 4.0” è rivolto a tutte le scuole statali del primo e del secondo grado a ciascuna delle quali è stato affidato un budget importante, poiché gli obiettivi che si pone Piano “Scuola 4.0” sono, in un certo senso, rivoluzionari. Essi anticipano e promettono di modificare gli istituti scolastici. Ma in quale modo? “Scuola 4.0” è diviso in due principali azioni:
- Azione 1 “Next Generation Classroom” rivolta a tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo di queste risorse è quello di rivoluzionare del tutto le aule “normali” (almeno 100.000) in cui gli studenti seguono quotidianamente le lezioni, in ambienti innovativi di apprendimento. Rientrano nel concetto di aula, anche i laboratori, i corridoi, basta che vengano trasformati;
- Azione 2 “Next Generation Lab” che punta a realizzare laboratori per le professioni digitali del futuro nelle scuole secondarie di secondo grado, dotandole di spazi e di attrezzature digitali avanzate per l’apprendimento di competenze sulla base degli indirizzi di studio presenti nella scuola.
La ripartizione del budget
Il riparto del budget fra tutte le istituzioni scolastiche è stato definito con decreto numero 218 dell’8 agosto 2022, da parte del Ministero dell’Istruzione. Per l’Azione 1, sono stati destinati per progetti nuovi, 1.296.000.000,00 euro alle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e di secondo grado (per i progetti in essere, 379.200.000,00 euro); per l’Azione 2, 424.800.000,00 euro alle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. I budget sono vincolati e suddivisi in questo modo:
- 60% minimo per l’acquisto di dotazioni digitali;
- 20% massimo per gli arredi;
- 10% massimo per piccoli interventi;
- 10% massimo per spese tecnico-operative.
Per quel che riguarda gli arredi, occorre dare preferenza alle soluzioni mobili, riconfigurabili, sostenibili, trasformabili e a scomparsa, in modo da liberare gli spazi. Vanno privilegiate le aule con più tematiche/situazioni al loro interno, dal momento che “Scuola 4.0” insiste molto su approcci educativi innovativi che vadano a integrarsi a quelli esistenti.
Dove e come presentare i progetti
Stabilito il decreto di riparto, le istituzioni scolastiche beneficiarie devono produrre, sulla piattaforma di gestione dei progetti del PNRR adottata dal Ministero dell’Istruzione (Futura), il piano degli interventi oggetto di finanziamento.
Di fatto, come si legge sulla Sintesi Istruzioni Operative di “Scuola 4.0”, Futura è organizzata in quattro aree:
- progettazione per la fase di predisposizione dei progetti esecutivi;
- gestione per le funzioni di monitoraggio e rendicontazione dei progetti;
- assistenza per la gestione di tutte le richieste e le interazioni fra la scuola e il Ministero;
- comunicazioni con tutti gli aggiornamenti relativi alle diverse procedure del PNRR;
e consente alle scuole di:
- inserire la proposta progettuale o il progetto esecutivo;
- monitorare i progetti finanziati dal PNRR;
- rendicontare i progetti finanziati dal PNRR.
Il cronoprogramma delle attività
Come detto, è necessario seguire le tappe procedurali comunicate dal Ministero, di seguito elencate:
- febbraio 2023, sottoscrizione dell’atto d’obbligo, codice unico di progetto, assunzione in bilancio del finanziamento, progettazione esecutiva di ambienti e laboratori;
- giugno 2023, individuazione dei soggetti affidatari delle forniture e dei servizi;
- giugno 2024, realizzazione e collaudo degli ambienti di apprendimento e dei laboratori;
- anno scolastico 2024/25, entrata in funzione e utilizzo didattico dei nuovi ambienti e laboratori.
In seguito, il direttore dell’Unità di Missione, con proprio decreto, confermerà l’assegnazione delle risorse alle scuole beneficiarie in regola con i relativi adempimenti.
Come vengono erogate le risorse
Le istituzioni scolastiche devono caricare su Futura tutta la documentazione relativa alle procedure svolte, ovvero:
- acquisizione di beni e/o servizi;
- contratti con i fornitori di beni e/o servizi;
- collaudo/certificato di regolare esecuzione o verifica di conformità con riferimento alle forniture;
- e, soprattutto, le verifiche sul rispetto del DNSH (“Do No significant Harm”).
Quest’ultimo è il principio che stabilisce che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
Una volta fatto ciò, vengono erogate le risorse alla scuola soggetto attuatore, in due modalità. La prima è “in anticipazione”, ossia all’inizio delle attività, a seguito della stipula dell’Atto d’obbligo, nel limite del 10% del contributo assegnato. La seconda è “a rimborso”, che prevede una o più quote intermedie, fino al raggiungimento (compresa l’anticipazione) del 90% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base delle richieste di erogazione presentate dal soggetto attuatore, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute. Infine, una quota a saldo pari al 10% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base della presentazione della richiesta di erogazione finale che sancisce il termine dell’intervento, oltre al raggiungimento dei relativi target.
Soggetti affidatari
A fronte di questa presentazione delle linee guida del Piano “Scuola 4.0”, LudoVico è disponibile per consulenza e supporto sui progetti legati al PNRR, in qualità di potenziale soggetto affidatario. Da sempre, infatti, l’Azienda si contraddistingue per la chiarezza nella comunicazione con i propri interlocutori e per un’offerta sempre più attenta alla sostenibilità, in piena linea con il principio del DNSH.
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